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Giuly_Holly+1
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Cari utenti, vi è mai capitato di soffermarvi sul significato della parola amicizia?
Nella società di oggi è difficile trovare degli amici veri, quelli che ti stanno accanto qualunque cosa succeda, quelli che un litigio, sebbene brutto, non gli impedisce di tornare da te per un chiarimento; quelli che mettono la tua felicità al primo posto, quelli che per farti star meglio andrebbero sulla luna senza tornare indietro.
La difficoltà non sta nel trovare persone disposte ad ascoltarti (nonostante anche quelle siano rare), bensì trovare persone disposte ad essere presenti e a prendere questo “impegno” per il resto della loro vita. Il fatto è che non tutte le persone nascono già con questa, chiamiamola “predisposizione”, ad alcuni bisognerebbe insegnarla o per lo meno guidarli durante il percorso. Questo però non è possibile, soprattutto perché la società non fornisce un bell’ esempio … se si pensa che ad oggi si può definire “amico” una persona che ti aiuta in cambio di soldi o favori (politici), si dice tutto. Ma se vogliamo trovare un esempio più concreto (realtà di tutti i giorni), prendiamo i bambini di adesso … riescono a socializzare con l’amichetto quando, per esempio, condividono la loro passione per le figurine ( “ti do questa in cambio di quest’altra …” oppure “ho una figurina doppia, ma se non mi dai qualcosa non te la cedo”). E’ in casi come questi che uno si chiede, ma che fine hanno fatto i tempi in cui vedevi i bambini al parco che giocavano felici, regalandosi figurine, prestandosi giocattoli, offrendo una monetina all’ amichetto per comprarsi il gelato? Quelli si che erano bei tempi. Sia chiaro, non vi sto parlando di una realtà parallela o di casi di fantasia, è successo veramente e non tanti anni fa. Mi ricordo che quando ero “piccola” che bazzicavo in giro per i giardini (adesso parchi giochi con più di 50 giochi diversi), il regalarsi o condividere con l’amico quel poco che si aveva senza pretendere nulla in cambio, era all’ordine del giorno. Ma se ora provi a raccontare alle nuove generazioni episodi simili a questo, ti guardano stupiti o i più scortesi, ti guardano ridendoti in faccia. Assurdo!
Un’altra cosa che mi fa riflettere sono ancora una volta i bambini e i legami che instaurano con il resto del mondo. Ancora una volta userò l’esempio del parco. Provate in un bel pomeriggio d’estate, a passare vicino ad un parco giochi avendo gli occhi chiusi e provate ad ascoltare … non sentite nulla vero? Già è proprio questo il discorso, non preoccupatevi non siete voi a necessitare di un apparecchio acustico perché avete problemi d’udito, sono proprio i bambini la questione … IL PARCO E’ VUOTO!
Provate ora ad andare all’ interno di un supermercato, vedrete vari tipi di persone, in particolar modo le mamme con i bambini nel carrello. A questo punto uno si chiede, bè qual è il problema? Fare la spesa con i propri figli è assolutamente normale. Ok, ma provate ad osservarli meglio, vedrete mamme che per fare star buoni i figli gli affidano uno strumento tecnologico all’ ultima moda … tablet, iphone, smartphone e via dicendo; il tutto per far in modo di riuscire a fare la spesa in santa pace.
Ed ora vi starete chiedendo, cosa centra tutto questo con l’amicizia?
Il punto focale del discorso è che sempre più bambini preferiscono instaurare un rapporto con un “oggetto” che con un soggetto e sia chiaro, molto spesso non è colpa loro in quanto la decisione viene presa da un adulto che successivamente fa subire passivamente al figlio, tale decisione. Così facendo il bimbo cresce con l’idea che il suo “migliore amico” (o meglio la cosa materiale, che assume il significato di migliore amico ossia “presenza continua”), può essere semplicemente sostituito con una “cosa” che ci sarà sempre fino a quando non si sarà consumata, ma una volta consumata non sussisterà alcun tipo di problema, il bimbo non si metterà a piangere perché basterà acquistare un nuovo oggetto identico al precedente ed il gioco è fatto, tutto sistemato; mentre se si perde un amico lo si rimpiange a vita perché trovarne un altro identico è impossibile.
Tutto questo per dirvi che si, è più facile far star buono il bimbo affidandogli un oggetto ma così facendo sappiate che lo state rovinando, non gli state facendo conoscere i veri valori, i veri sentimenti ed emozioni che un ora di gioco elettronico non può insegnare, ma che una mezzora di gioco dal vivo con i propri coetanei insegna benissimo.
Tendo a precisare che questa è una mia semplice riflessione, che potrete condividere o meno. Con questa però non voglio scatenare un putiferio nei confronti delle mamme che esasperate dopo lunghe giornate di lavoro, affidano al proprio bimbo qualsiasi cosa lo faccia star buono. Ognuno può crescere il proprio bimbo come meglio crede e non ci sarà mai nessuno che si potrà permettere di criticare il vostro metodo, perché il figlio è vostro non loro; detto questo c’è libertà di pensiero e ascoltare ed avere la mente aperta a nuove discussioni (sebbene diverse dalle vostre) non è simbolo di debolezza ma di grande forza.
A presto Holly
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E' una discussione molto interessante e hai parlato di un aspetto per nulla trascurabile Holly... Quello che un amico in carne ed ossa possa essere sostituito da qualcosa di elettronico che permetta di trascorrere momenti felici. Questa è una cosa che maggiormente vediamo adesso, nel nostro tempo.. E sono d'accordissimo su tutto il tuo discorso. Bisognerebbe educare all'amore in tutte le sue forme fin dai primi giorni... e soprattutto educare al rispetto per gli altri, che è alla base di qualsiasi cosa. Se c'è il rispetto tutto il resto è una sua conseguenza.
E' estremamente difficile riuscire a trovare un'amicizia che resti inalterata nel tempo, un'amicizia che sia sincera e abbia il coraggio di superare le difficoltà, è un pò come chiederci se l'amore vero esiste oppure no. Per me esiste, ma è davvero raro.... -
Farah89 .
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Concordo pienamente con voi ragazze e vorrei aggiungere una cosa anche le amicizie nata su internet diventano importanti per noi anche se non ci conosciamo realmente anche parlando leggendo cosa scriviamo abbiamo come l impressione di conoscerci poi quando si può avere la possibilità ci si può incontrare e scoprire poi se l amicizia e destinata a durare . -
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Sì è vero...! Spesso le amicizie virtuali non sono meno importanti di quelle reali. Partono in un modo differente ed alcune rimangono nel virtuale per il fatto che a volte è più semplice, per paradosso, parlare sinceramente e liberamente di cose anche personali con un estraneo... ma alcune di esse escono fuori dal pc e possono regalarci molto. 
(Io così ho conosciuto mio marito! 
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Farah89 .
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E io invece mi sono legata tantissimo alla nostra founder Giuly che r come se fosse la mia sorellina! Davvero hai conosciuto tuo marito su internet? ? Uao bellissimo . -
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Si, l'ho conosciuto su internet, anche se ci sono stati degli intrecci particolari! Metto in spoiler per non andare off topic...SPOILER (clicca per visualizzare)Una mia amica con la quale mi vedevo sempre durante l'estate mi invita in un forum dove lei è redattrice della sezione manga e anime, per farmi vedere alcuni suoi disegni. Essendo anche io un'appassionata di quel mondo e adorando il disegno comincio a frequentare il forum. La prima persona che mi da il benvenuto è lui! Era uno dei moderatori. Mi ha raccontato che per qualche strano motivo era rimasto colpito dalla mia mail (in quel forum per accedere dovevi lasciare la tua mail e aspettare che qualcuno dei moderatori la sbloccasse.) Abbiamo cominciato a chiacchierare e ho scoperto che lui e questa mia amica si conoscevano da parecchio, si erano anche visti dal vivo più volte. Era stato lui a farla diventare redattrice. Ci siamo portati via abbastanza presto dal virtuale e abbiamo scoperto di abitare a due passi l'uno dall'altra.
La prima volta che ci siamo incontrati ho scelto un posto affollato, il negozio dove lavoravo all'epoca. Anche se sentivo di fidarmi di lui in un modo davvero incredibile per me che sono sempre diffidente, il buonsenso mi diceva di incontrarlo la prima volta in un posto dove non fossi sola. Non avevo mai incontrato prima qualcuno conosciuto su internet. Da lì è iniziato tutto...
Il buffo è aver saputo dopo che ci sono stati dei momenti, quando ancora non ci conoscevamo, in cui io ero con questa mia amica e lei, o mi parlava di lui, o era al telefono con lui con me vicino, ignara di quello che sarebbe stato... E poi ci sono state tante altre coincidenze strane, ma mi fermo così, già ho scritto un papiro e non vorrei annoiarvi!. -
Farah89 .
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Bellissima storia d amore!! Uao così romantica! E tu ti sei legata ad altri utenti nei vari forum dove sei iscritta? . -
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Una ragazza in particolare con la quale mi sento anche telefonicamente. Non ci siamo ancora mai viste dal vivo però. ^ - ^ Poi ci sono parecchie conoscenze virtuali a cui sono affezionata, anche se la conoscenza è rimasta a livello di forum. . -
Farah89 .
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Io non mi sono mai incontrata con nessuno conosciuto nel forum. Sono diventata molto amica con la founder Holly con cui mi sento su Skype e su google più ho l amicizia con un altra ragazza conosciuta su un forum dove sono iscritta e su google più sono legata a molte persone ma sopratutto con una ragazza napoletana . -
Giuly_Holly .
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Kira che bella la tua storia d'amore, non immaginavo fosse nata cosi .. sul web. Confermo quanto già detto da Farah, tra noi è nata una bellissima amicizia e spero (e credo) durerà a vita perchè l'importante è esserci l'una per l'altra ... non importa la distanza, non importa esserci fisicamente ... l'importante è esserci in un modo o nell'altro. . -
Farah89 .
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Ormai Giuly e la mia miglior amica sia di Skype che di vita anche se siamo lontane sento che fra noi durerà per sempre! .
Che cos’è l’amicizia?La mia riflessione |
